Tra i tanti pregi dell’estate c’è anche il fatto che il periodo ci regala frutta e verdura in abbondanza e in grado di soddisfare tutti i gusti e le esigenze. Purtroppo noi italiani consumiamo molto meno delle 5 porzioni giornaliere (pari a circa 400 gr) di frutta e verdura e anche per questo vale la pena ricordare i vantaggi che comporta il consumo di questi prodotti per noi, per la nostra salute e per l’ambiente che ci circonda.
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È ufficiale: i telefoni cellulari concausa nella moria delle api
È uscita in questi giorni una notizia destinata a far discutere: secondo i risultati di una recente ricerca sembra ormai ufficiale un ruolo svolto dai telefoni cellulari nel repentino calo della popolazione delle api a livello globale.
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Earth Day 2011, un miliardo di azioni verdi per la Terra
In alternativa ci sarebbe Marte. Certo non è proprio dietro l’angolo (a causa dell’eccentricità della sua orbita la distanza dalla Terra varia dai 100 ai 56 milioni di chilometri che in termini di navigazione si tramutano, nella migliore delle ipotesi e con le attuali tecnologia a nostra disposizione, in circa 250 giorni di viaggio) e quanto a ospitalità non è lecito aspettarsi molto: atmosfera molto rarefatta e incompatibile con la vita (se si eccettua, forse, per la sopravvivenza di qualche batterio), temperatura media -63° C (minime di -140° C ma per qualche ora del giorno nell’emisfero estivo ci si può godere anche di un tepore di 20° C…), tempeste di sabbia ovunque (anche di estensione planetaria), a quanto pare acqua in minime quantità. Per il resto, a parte il monte più alto del sistema solare (i 27 km del vulcano Olympus Mons), uno spettacolare canyon che fa impallidire quelli terrestri (Valles Marineris) e un cielo rosa anziché blu, non c’è molto da vedere, solo una distesa senza fine di pietre e polvere.
Se lo scenario del “pianeta di riserva” appena descritto non vi attrae più di tanto, consiglio di tenerci stretta la nostra amata, martoriata Terra e, invece di trasformarla in un inferno invivibile, inizamo a rispettarla di più e magari festeggiandola a dovere domani per il Earth Day 2011, la Giornata Mondiale della Terra.
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L’Ora della Terra 2011, facciamo in modo che non rimanga solo un gesto simbolico
Quello dell’energia è senz’altro il problema principale non solo del nostro futuro ma anche di quello del Pianeta: come produrla senza compromettere le sorti dell’ambiente? Di sicuro non continuando a bruciare gli idrocarburi che, senza contare gli altri prodotti di scarto inquinanti, producono CO2 che causa l’effetto serra che a sua volta porta ai cambiamenti climatici che tanto ci preoccupano; né tantomeno scherzando col fuoco nucleare come le catastrofiche conseguenze del disastro di Fukushima dimostrano, perché non ci sarà mai la certezza assoluta sulla sicurezza di una centrale nucleare, neanche quelle di 80ª generazione, e il rischio che si corre non vale certo la candela. Rimarrebbero le energie rinnovabili ma non tutti, vedi il nostro governo, sono disposti a investirci con convinzione.
Dunque che fare? Come sempre il cambiamento deve partire dal basso, cioè da noi e dal nostro stile di vita che deve porsi come principale obiettivo quello di ottimizzare le risorse adottando tutti i possibili accorgimenti allo scopo di ridurre il consumo di energia e delle materie prime, il tutto magari senza particolari sacrifici ma con il risultato di regalare ai ricercatori il tempo necessario per trovare soluzioni ecocompatibili.
Facile a dirsi eh? be’, rimbocchiamoci le maniche: per iniziare a cambiare le cose quale migliore occasione de l’Ora della Terra, l’evento globale organizzato dal WWF per sabato 26 marzo 2011? A patto però che non si riduca a un isolato gesto simbolico.
Metalli pesanti nell’acqua? li assorbono efficacemente le bucce di banana!
La Natura è incredibile e nasconde risorse e soluzioni dove meno te lo aspetti. Prendete la buccia della banana: apparentemente inutile, è considerata un rifiuto e viene gettata via senza troppi complimenti o tutt’al più usata per qualche gag comica. Ebbene, un team di ricercatori ha scoperto che le bucce di banana macinate sono in grado di assorbire i metalli pesanti (e spesso inquinanti) come per esempio il piombo e il rame dalle acque inquinate.
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I cambiamenti climatici rendono i prodotti agroalimentari più pericolosi per la salute?
A quanto pare il riscaldamento globale, le inondazioni, lo scioglimento dei ghiacciai, l’innalzamento del livello degli oceani, la siccità ecc. non sono gli unici effetti causati dai cambiamenti climatici che dovrebbero farci preoccupare. Stando a quanto sostenuto da alcuni scienziati al meeting annuale della American Association for the Advancement of Science (AAAS) il clima impazzito potrebbe rendere i prodotti agroalimentari più pericolosi per la nostra salute a causa di parassiti e malattie sempre più aggressivi e dealla contaminazione di prodotti chimici e di pesticidi impiegati in maniera più massiccia per combatterli.
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5 motivi per non consumare frutta e verdura fuori stagione
Chi legge da tempo queste pagine sa che su Florablog si fa un tifo spudorato per il consumo di frutta e verdura di stagione e come di contro si sconsigli vivamente quello dei prodotti fuori stagione, per almeno cinque motivi:
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Piante che purificano l’ambiente domestico: Dracaena deremensis
Come volevasi dimostrare il secondo blocco del traffico a Milano non ha sortito effetto alcuno, anzi: le centraline hanno registrato valori di pm10 tre volte superiori al consentito, sforamento che dall’inzio dell’anno si è verificato già in 34 giorni; calcolando che dal primo gennaio 2011 sono passati 39 giorni (solo 5 giorni con valori “normali”) ci si rende conto come quello dell’inquinamento nel capoluogo lombardo (e in pratica in tutta la regione) sia un problema estremamente grave. In una situazione del genere parlare di una pianta come la Dracena deremensis che ha la qualità di purificare l’aria delle nostre case può sembrare utile come svuotare il mare con un bicchiere. Sbagliato, perché può invece rappresentare un aiuto per la nostra salute da non sottovalutare, almeno per non sommare danno al danno e creare un ambiente più sano dove soggiornare. Non lo dice l’ultimo blog che passa sulla Rete ma bensì un’agenzia governativa tra le più famose al mondo, la N.A.S.A.
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2011 “Anno Internazionale delle Foreste”
Nel primo post del 2011 mi piace ricordare che quello appena iniziato è stato proclamato dall’ONU “Anno Internazionale delle Foreste“. Detta così la notizia potrebbe passare del tutto inosservata, spersa com’è nel mezzo dell’oceano di news che ogni giorno ci giunge dai vari media, se non fosse che basta una manciata di secondi della nostra attenzione per assimilare qualche dato e per capire che alla cosa dovremmo riservare maggiore considerazione.
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Buon 2011 da Florablog! e appuntamento a gennaio
L’altro giorno mi è capitato di rileggere il post di buon anno scritto esattamente un anno fa e mi sono accorto che avrei potuto benissimo fare il copia-incolla del testo e riproporlo oggi con minime correzioni, sostituendo cioè la delusione per la Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici di Copenhagen con quella per il vertice del clima di Cancun e aggiungendo l’ennesima manifestazione estrema del clima che ha portato un’ondata di freddo e neve in tutta Europa e soprattutto un’abbondante nevicata (come mai prima, almeno a memoria d’uomo) nella zona della Toscana dove abito, nevicata che, tagliando in pratica l’Italia in due per diverse ore, ha costretto migliaia e migliaia di persone a passare la notte al gelo.
Per il resto, fatte queste piccole modifiche, il post può essere riproposto per intero, considerando come i blandi impegni contro il riscaldamento globale sottoscritti nella città messicana a inizio dicembre rappresentino poca cosa e ancor di più come, dopo un altro anno caratterizzato da manifestazioni climatiche sempre più estreme (inondazioni in Pakistan – con 20 milioni di persone interessati – e le temperature infernali dell’estate russa, solo per citare le più clamorose), le morti per i disastri climatici nel corso del 2010 siano raddoppiate. Insomma, niente di nuovo sotto il sole anzi, sempre peggio.
Pessimismo cosmico a parte vorrei comunque augurare ai lettori di Florablog un felice 2011 sperando che sia un anno di svolta. Buone vacanze a tutti e appuntamento a gennaio, non mi rimane che salutarvi con la solita raccomandazione di sempre: continuate a coltivare il vostro pollice verde.