Mentre Obama nomina Steven Chu ministro per l’energia il Governo italiano, per quanto riguarda le politiche ambientali, prende decisioni diametralmente opposte. Non bastava infatti il taglio ai fondi per l’efficienza energetica che tanto bene facevano all’ambiente e all’economia (il 56% in più di caldaie a condensazione vendute tra il giugno 2007 e il giugno 2008, unito all’aumento del 42% di installazione del solare termico sono cifre che stanno lì a dimostrarlo), adesso l’Italia sembra mettersi di traverso, minacciando il veto, anche sul pacchetto clima europeo chiamato 20–20–20 (cioè, per ciascun paese della Comunità, taglio del 20% delle emissioni di gas serra, 20% di energie rinnovabili, il tutto entro il 2020).
Al momento in cui scrivo è saltata fuori un nuova bozza, più permissiva nei tempi e nei modi di attuazione, per la quale Berlusconi si dichiara ottimista, ma non si sa come andrà a finire questa storia mentre si capisce benissimo che il clima, per questo Governo, è tutto fuorché un’urgenza. Certo, il nostro esecutivo avrà le sue buone ragioni (penso all’intento di non far pagare alla nostra industria, già gravemente provata dalla crisi mondiale e indietro per quanto riguarda le emissioni di CO2, i costi dell’adeguamento ai nuovi obiettivi) ma la situazione ambientale è tale da non poter più rimandare decisioni di questo tipo.
E allora, dopo aver aderito alla catena di blog creata da ilKuda allo scopo di ripristinare gli sgravi fiscali sul risparmio energetico, e visto che conosco un sacco di gente sensibile ai temi ambientali, sull’argomento clima mi chiedo: e gli italiani? sono d’accordo con la politica di Berlusconi? preferirebbero altre scelte?
Io credo di sì e a tale proposito vi invito a lasciare un commento con la vostra opinione a riguardo.
Nessuna pretesa, ovvio, ma tutto fa brodo…
Foto di Enzo D.