Il pungitopo (Ruscus aculeatus), della famiglia delle Ruscaceae, è una pianta perenne arbustiforme, originaria del bacino del Mediterraneo, che cresce spontanea nei boschi e nei sottoboschi di tutta Europa, fino ad un’altitudine di circa 1000 m. È una pianta sempreverde, caratterizzata da foglie ovali verdi scure, lucide e dure, terminanti con una spina acutissima. I fiori sono minuscoli e verdastri e danno origine, in inverno alle tipiche bacche rosso vivo. Il nome pungitopo deriva dall’uso che ne facevano i contadini per proteggere dai topi alcuni prodotti culinari tipo salumi o formaggi messi a stagionare. Usata e conosciuta, insieme ad agrifoglio, vischio e stella di natale, come addobbo natalizio, ha invece molte proprietà curative, soprattutto antinfiammatorie. Esse sono racchiuse nel rizoma (fusto sotterraneo) e nelle radici che risultano essere ricche di saponine di tipo steroideo, in particolar modo ruscogenina e neoruruscogenina, di diversi flavonoidi (come la rutina), di polifenoli e di fitosteroli. Queste sostanze aumentano la resistenza delle pareti capillari e ne normalizzano la permeabilità, in modo che ci sia una minore fuoriuscita di liquidi ed una riduzione di rotture dei capillari stessi. Read More
Amamelide, aiuta in modo naturale la circolazione venosa
L’amamelide (Hamamelis Virginiana L.), come l’ippocastano e la centella asiatica, fa parte delle piante che curano i problemi circolatori. Quando arriva il primo caldo si possono avere dei disturbi alle gambe, come gonfiore, senso di pesantezza, prurito e formicolii, ciò è il segnale che qualcosa non va a livello della circolazione venosa; talvolta i capillari delle gambe si rompono, compaiono dei lividi e si arriva fino alla formazione delle vene varicose. Tutte queste manifestazioni sono i sintomi di una cattiva circolazione, che viene peggiorata proprio dall’aumento della temperatura, tipica della Primavera e ancor più della Estate. L’amamelide è una pianta i cui componenti terapeutici, racchiusi nelle foglie e nei rametti, sono vasocostrittori venosi, utili quindi in caso di cellulite, varici, emorroidi, flebiti e in tutti i disturbi legati alla circolazione.
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Centella asiatica, cicatrizza e protegge le vene
A costo di rendermi noioso, voglio ribadire che le giornate facendosi più calde e afose possono danneggiare la circolazione sanguigna periferica, in modo tale che le gambe comincino a far male e a gonfiarsi (vene varicose) e i nostri capillari, soprattutto quelli delle mani, diventino deboli e a rischio di rottura. La centella asiatica (Hydrocotyle asiatica L.) è una pianta che, insieme al già citato ippocastano, può aiutare chi soffre di questo tipo di patologie. La centella è una pianta erbacea alta circa 15 cm., con infiorescenze ad ombrella avente 3-4 fiori di colore violaceo, foglie palmate reniformi e nasce spontanea nei paesi tropicali e subtropicali (India, Pakistan, Madagascar, Brasile e Venezuela), e che oggi viene coltivata in India e in Madagascar. La medicina ayurvedica ha sempre avuto grande interesse per le sue proprietà cicatrizzanti usate in particolare per le piaghe, le ulcere e le vene varicose. Ma oggi anche la fitoterapia e la medicina tradizionale danno molto valore alle qualità terapeutiche della pianta. Il complesso curativo che ne viene estratto si ricava dalle foglie raccolte al momento della fioritura. Read More
Gambe gonfie e capillari fragili? un prezioso aiuto dall’ippocastano
Sta per giungere l’estate e con essa il gran caldo, ma per chi soffre di vene varicose e capillari fragili arrivano anche i problemi, dato che il calore può complicare, e non poco, la situazione di chi risente di queste patologie. L’ippocastano (Aesculus hippocastanum) aiuta ad attenuare e a migliorare queste difficoltà. L’albero cresce dalla pianura fino agli 800 metri circa di altitudine ed è imponente, alto fino a 40 metri e dotato di una grande e folta chioma, è originario dell’Europa orientale e fu introdotto in Italia nel XVI secolo, dove oggi viene impiegato a scopo ornamentale nei giardini e nei viali. I suoi frutti (che contengono da uno a quattro semi amarissimi) sono all’interno di ricci spinosi che essendo molto simili alle castagne, vengono chiamati castagne d’India. L’ippocastano in fitoterapia è usato soprattutto per favorire la circolazione sanguigna perché restringe i vasi, attiva la circolazione e favorisce il ritorno venoso, aiutando chi soffre di prostata, alleviando il dolore alle gambe gonfie diminuendone il gonfiore, rinforzando i capillari e sfiammando le emorroidi. Read More