La perilla (Perilla frutescens), detta anche shiso o egoma, è una pianta aromatica annuale appartenente alla famiglia delle Lamiaceae (o, se preferite Nomen conservandum, Labiatae), coltivata principalmente in Oriente (soprattutto in Cina, in Giappone e in Corea). Possiede foglie ovali seghettate verdi o rosse, infiorescenze in spighe, che producono i semi. Pur vagamente somigliante all’ortica è assimilabile per famiglia alla menta e al basilico e a quest’ultimo per struttura ed è per questo chiamata basilico (o timo) giapponese (o cinese). La perilla è da sempre impiegata in Oriente a scopo gastronomico e per insaporire le pietanze, mentre le foglie e i semi sono le parti utilizzate in fitoterapia.
I costituenti principali sono i polifenoli (flavonoidi ed antociani), terpinoidi, vitamina A, vitamina E e un olio essenziale ricco in betacariofillene.
I semi contengono un olio ricco di acidi grassi polinsaturi, in particolare acido linoleico. Read More
Nepeta cataria, inebriante per i gatti, dolcemente sedativa per tutti
Il genere Nepeta comprende circa 250 specie, una delle più conosciute e apprezzate nel campo della fitoterapia per le sue proprietà medicamentose è la Nepeta cataria chiamata più comunemente erba gatta, perché le foglie e la radice hanno un odore pungente di menta, affine ai feromoni dei gatti che infatti ne vengono attratti. Della famiglia delle Labiatae è una pianta erbacea perenne il cui aspetto ricorda un po’ la Melissa, alta dai 50 ai 100 centimetri, con foglie grigioverdi, a forma di cuore, dentate, molto pelose nella parte inferiore da sembrare quasi bianche, e con fiori, bianchi-azzurro pallido con macchie color lavanda, molto apprezzate dalle api, riuniti in spighe come quelli della Lavanda, che fioriscono da maggio ad agosto. Il frutto è formato da quattro acheni ovoidali, di colore bruno con superficie liscia, racchiusi nel calice persistente. Cresce spontaneamente in Europa e in Asia, fino ad un’altitudine di 1200 m, preferibilmente nelle zone incolte e nelle macerie di vecchi edifici.
Le parti usate in fitoterapia sono i fiori e le foglie, i costituenti principali sono i flavonoidi e l’olio essenziale. Read More
Grindelia, un buon rimedio contro la tosse
Il genere Grindelia, della famiglia delle Asteraceae (Compositae), comprende numerose specie, ma oggi parliamo della Grindelia camporum, nota anche con i sinonimi di G. bracteosa, G. paludosa, G. procera e G. robusta o, più semplicemente, Grindelia.
La pianta perenne, originaria delle regioni paludose della California e del nord del Messico, tende a lignificare alla base assumendo l’aspetto di un cespuglio alto 50-60 cm., mentre i suoi fusti sono ramosi e le foglie, isolate, fragili e lucide, sono allungate a margine seghettato. La secrezione resinosa avvolge e ricopre tutte le parti aeree della pianta e il fiore, detto capolino, è di color giallo acceso e caratterizzato da un involucro ricoperto di brattee verdi appuntite e rivolte verso il basso.
Le parti utilizzate sono le sommità fiorite, i costituenti principali sono i polifenoli e l’olio essenziale. La qualità migliore dell’estratto si ha quando la pianta è all’inizio della fioritura e i capolini, ancora semichiusi, sono particolarmente ricchi di resina. Read More
Gramigna, diuretica e antinfiammatoria delle vie urinarie
Maggiorana, antibatterica e digestiva
La maggiorana (Origanum majorana), della famiglia delle Lamiaceae è una pianta aromatica erbacea che cresce perenne nei luoghi originari di Asia centrale e meridionale e dell’Europa. La maggiorana si adatta tranquillamente a qualunque tipo di terreno povero, anche se preferisce terreni a reazione alcalina, permeabili e asciutti e con una buona dose di sostanza organica. Attenzione perché teme il gelo e non è di facile coltivazione. La pianta, simile all‘origano, può arrivare anche ad una altezza di 90 cm, presenta fusti legnosi eretti molto ramificati con foglie piccole e ovali provviste di gambo, pelose e di colore verde chiaro-biancastro. Ha fiori violacei o rosei raccolti in spighe, che crescono intorno a un nucleo verde, i frutti invece sono costituiti da 4 capsule ovali e lisce di colore giallo, che a maturazione diventano scure.
Le parti utilizzate in fitoterapia sono le sommità fiorite e le foglie, i costituenti principali sono i flavonoidi. l’acido rosmarinico e un olio essenziale ricco in monoterpeni e terpineolo. Read More
Dalla citronella un olio essenziale rivitalizzante
La citronella (Cymbopogon nardus), o lemongrass, della famiglia delle Graminaceae (o Poaceae) è una pianta erbacea perenne sempreverde, con foglie lineari nastriformi molto lunghe di colore verde brillante che possono arrivare fino a circa 90 cm. Gli steli sono robusti, simili alle canne e possono raggiungere l’altezza di 150 cm. Foglie e fusti emanano un intenso profumo, leggermente agrumato, che diviene molto forte se si stropicciano le foglie tra le dita. Originaria dell’Asia, in particolare India e Thailandia, predilige temperature miti, che non scendono sotto gli 8°C. La pianta di lemongrass è molto diffusa per le sue proprietà di tenere lontani gli insetti, ed è inoltre molto usata nella medicina orientale.
Le parti utilizzate in fitoterapia sono le foglie. Il costituente principale è l’olio essenziale contenente citrale, geranil-acetato, linalil-acetato, geraniale, nerale, limonene, mircene e betacaryophyllene, insieme all’eugenolo. L’olio essenziale si ricava dalle foglie con il metodo della distillazione in corrente di vapore, ottenendo un liquido giallo scuro che emana una profumo che ricorda gli agrumi. Read More
Antinfiammatorio, analgesico, decongestionante ecc. quel toccasana dell’elicriso italico
Appartenente alla famiglia delle Astaraceae il genere Helichrysum comprende circa 600 specie. Quella che trattiamo in questo post è quella denominata H. italicum che è una piccola pianta cespugliosa perenne originaria dell’Europa meridionale. Cresce spontanea in tutta la bassa macchia del bacino mediterraneo in terreni incolti e pietrosi, assolati e aridi. In Italia si trova soprattutto al centro-sud e nelle isole, soprattutto nei luoghi con una buona esposizione al sole della Sardegna. La pianta ha una base legnosa alta circa 40 cm., le foglie filiformi sono grigio-argento vellutate, i fiori sono giallo luminoso riuniti in piccoli capolini molto profumati, mentre i frutti sono lucenti bianchi di forma cilindrica. Il nome deriva dal greco “helios” (sole) e “chrysos” (oro), e si riferisce al colore giallo dorato molto luminoso dei suoi fiori, piccoli capolini raccolti in infiorescenze. La medicina popolare conosce e utilizza da tempo l’elicriso per le sue proprietà terapeutiche, tra le quali si riscontrano quella antinfiammatoria, analgesica, decongestionante, antiallergica, balsamica, espettorante.
L’Eleuterococco aumenta le difese immunitarie
L’Eleuterococco (Eleutherococcus senticosus) è un arbusto spinoso appartenente alla famiglia delle Araliacee. Alto approssimativamente da uno a tre metri, è originario dell’Asia nord orientale (Siberia, e in alcune regioni del nord di Corea, Giappone e Cina) dove è molto diffuso allo stato selvatico dove vegeta nel sottobosco. I fiori sono piccoli, di colore giallastro (femminili) o violetti (maschili), le foglie sono palmate, ellittiche con margine seghettato, mentre il frutto è una drupa nera, simile a quella dell’edera, che contiene 5 semi. Il rizoma è di colore bruno chiaro con radici cilindriche più scure. Le parti utilizzate in fitoterapia sono le radici e i rizomi, i costituenti principali sono gli eleuterosidi (ai quali erroneamente venivano attribuite tutte le proprietà della pianta), cumarine, olio essenziale, polifenoli, fitosteroli, in particolare polisaccaridi, presenti in quantità tripla rispetto agli eleuterosidi. Nelle foglie abbondano invece saponine triterpeniche. Read More
Cumino, ottimo per la digestione e per la funzonalità gastrointestinale
Il cumino (Cuminum cyminum) della famiglia delle Apiaceae (o Umbrelliferae) è una pianta annuale con foglie filiformi, con ombrelle di fiorellini estivi bianco-rosa che contengono un solo seme per fiore. Raggiunge un’altezza di 30 cm. ed è originaria del bacino Mediterraneo e dei paesi orientali come quelli Mediorientali, dell’India, di Malta e della Cina. Cresce bene nelle radure soleggiate e ben drenate.
Il cumino, dato le sue qualità benefiche e curative, figurava nella maggior parte delle ricette culinarie dei Romani, mentre Plinio il Vecchio lo faceva assumere con dell’acqua, come medicinale, proprio per le proprietà digestive e quindi alleviare la pesantezza che seguiva ai loro festini.
Le parti usate in fitoterapia sono i frutti, costituiti da un olio essenziale (contenente prevalentemente terpeni come carvone e limonene), da flavonoidi, tannini, mucillagini, Vitamine B1, B2, B6, PP, C, K, Acido folico e sali minerali (calcio, ferro, sodio, fosforo, magnesio, potassio, manganese e selenio). Read More
Canfora, fluidificante bronchiale
La canfora è una resina che si trova in diversi vegetali ma viene principalmente estratta dalla corteccia e dai rami del Cinnamomum camphora (Lauraceae), un albero sempreverde alto fino a 40/50 metri, tipico della Cina meridionale e del Giappone. Le sue foglie sono persistenti, con lamina ovale-allungata, glabre, lucide nella parte superiore e opache in quella inferiore. I fiori sono piccoli di colore giallo-verdognolo, mentre i frutti sono delle drupe ovoidali di colore nero-violaceo.
La canfora si presenta come una sostanza bianca, volatile e cristallina, dall’odore penetrante, mentre il sapore è aromatico e pungente e lascia una sensazione di freddo e amaro. Viene impiegata spesso nella composizione delle pomate per i trattamenti locali di nevralgie. Importante è anche l’olio essenziale che si ricava dal legno della corteccia e dai rami dell’albero. Read More