A volte la vita prende strade che non ti saresti mai e poi mai sognato di percorrere, ve lo testimonio personalmente. Tutto è iniziato da questo blog, nato un po’ per gioco e un po’ per (molta) passione dove ho potuto, tra le altre cose, constatare di persona il grande interesse che è (ri)esploso intorno all’orto, anche perché questo è sempre stato un argomento principe di Florablog.
Scrivendo sull’argomento, confrontandomi e rispondendo ai lettori ho aumentato la mia esperienza sull’orto ma mi sono presto reso conto che un blog era uno strumento insufficiente per soddisfare tutte le richieste che giungevano sul tema; serviva qualcosa di più, per esempio un sito completamente dedicato alla materia; ho girato un po’ intorno al concetto fino a a quando non mi è venuta un’idea nata da una banale constatazione: chi ha un orto (o un parente o un amico che lo coltiva) sa infatti benissimo che, nel picco di produzione, spesso un ortaggio è disponibile in abbondanza per la propria famiglia, per i parenti, per gli amici, per gli amici degli amici ecc.; così mi sono chiesto: perché non organizzare un sistema di scambio di ortaggi tra le persone?
“Ehi!” mi sono detto “ma questa è solo una parte, per creare una piattaforma completa dedicata alla coltivazione dell’orto servono come minimo anche: uno spazio di socializzazione, una parte didattica, la progettazione e la gestione dell’orto, il tutoraggio, il supporto alla coltivazione e ovviamente un nome”. Che ho trovato di lì a poco: Grow the Planet.
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Come annaffiare le piante quando siamo in vacanza e godersi le ferie
Se A) siete tra gli ormai pochi fortunati che si possono ancora permettere una vacanza e B) possedete un giardino e/o un orto e/o delle piante da appartamento, allora prima di partire dovrete risolvere un problema non da poco, ovvero quello di annaffiare le piante durante la vostra assenza. La cosa non è da sottovalutare perché il rischio è quello di rientrare dalle ferie e trovare le proprie amate malmesse se non addirittura spacciate. Vediamo allora qualche semplice consiglio per avere una buona autonomia e non doversi pentire di una vacanza.
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Varietà di pomodoro, il nero di Crimea
In questa stagione, rispetto a quella dell’anno scorso (anno della Biodiversità), non ho sponsorizzato né piantato varietà di pomodoro particolarmente strane. L’esperienza passata infatti è stata caratterizzata da luci e ombre: devo dire che tutte sono riuscite piuttosto bene ma le piante “strane” hanno in generale manifestato una tendenza ad ammalarsi molto più spiccata rispetto a quelle comunemente coltivate, e questo a parità di trattamento; con poche eccezioni infatti i pomodori presentavano vistosi sintomi di malattie fungine che i loro vicini più comuni non avevano, nonostante i trattamenti a base di prodotti rameici fossero stati somministrati in egual misura. Le uniche due varietà a non subire particolari danni sono state il piccolo e simpatico Spoon e il buonissimo Feuerwerk, puntualmente riseminati anche quest’anno; per quest’ultimo mi sarebbe davvero dispiaciuto registrare una qualche debolezza perchè a mio modestissimo parere è un pomodoro davvero buono che ha anche l’indubbio vantaggio di presentare una buccia veramente sottile e un’ottima produttività, caratteristiche che hanno spinto anche la cerchia di “ortolani” che conosco a riproporne la coltivazione anche quest’anno.
Oltre a queste due, l’unica eccezione alla coltura di varietà convenzionali e di sicura resa è un pomodoro che molti di voi conosceranno ma che per me rappresenta una novità anche se solo per quanto riguarda la sua coltura diretta perché il nero di Crimea è piuttosto famoso e da qualche tempo anche periodicamente al centro delle informazioni sulla nostra salute.
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Cosa coltivare nell’orto, C come cavolo nero
È più forte di me, non riesco a farmene una ragione. Perché un ortaggio del genere e con le proprietà che possiede (buonissimo in cucina per il suo delicato sapore, facilissimo da coltivare e uno dei pochi ortaggi che è possibile coltivare anche in inverno) non può rimanere relegato solo nei confini della Toscana o poco più. Parlo del cavolo nero, uno dei simboli culinari della mia regione (è ingrediente imprescindibile della ribollita), ingiustamente snobbato nel resto del Paese nonostante i vantaggi sopra elencati. Proprio per diffonderne la coltura un po’ ovunque, ecco qualche dritta su come farlo crescere al meglio, anche perché è in questo mese che si può seminare.
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Cosa coltivare nell’orto, L come lattuga da taglio
Ortolani di tutto il mondo unitevi! come? molto presto ve lo spiegherò, intanto continuo con il “cosa coltivare nell’orto” trattando di un ortaggio facilissimo da coltivare, capace di regalare il raccolto in pratica per tutto l’anno e adatto anche alla coltura in vaso: la lattuga da taglio.
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Cosa coltivare nell’orto, F come finocchio
Nel “Cosa coltivare nell’orto” della settimana si parla di un ortaggio buono per tutte le stagioni (in determinate zone come quelle litorali del sud può essere coltivato in pratica tutto l’anno), ricco di proprietà fitoterapeutiche e alimento fondamentale in ogni dieta che si rispetti: il finocchio.
5 piante che attirano gli insetti utili nell’orto e nel giardino
In questo periodo dell’anno si registra la massima attività dei parassiti delle piante e di conseguenza si ha il picco dei loro attacchi a danno delle nostre verdi amiche. Per difenderle, o almeno per limitare i danni, oltre a usare prodotti antiparassitari (ovviamente naturali) possiamo sfruttare l’azione dgli insetti antagonisti dei parassiti, ovvero avvalersi dell’ausilio dei cosiddetti “insetti utili”. L’argomento è molto interessante, è stato già affrontato su questo blog e verrà ulteriormente approfondito, intanto però possiamo favorire l’arrivo di questi insetti piantando nell’orto e/o nel giardino alcune piante che li attirano. Ecco alcuni esempi di specie spontanee e ornamentali che svolgono questo importante ruolo.
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Cosa coltivare nell’orto, P come Porro
L’ormai classico appuntamento con “Cosa coltivare nell’orto”, si occupa questa settimana di un altro squisito, irrinunciabile ortaggio appartenente alla fondamentale famiglia delle Alliaceae: il porro.
GardenPool, come convertire una piscina in una mini serra per l’autosufficienza alimentare
Considerando che avere la piscina in casa rappresenta un sogno per molti, a quei pochi che se la possono permettere questa esperienza sembrerà una vera e propria eresia e mai si sognerebbero di fare come la famiglia McClung. Eppure la loro idea di trasformare una vecchia piscina in una serra (anche se sarebbe più corretto definirla una mini fattoria) per l’approvvigionamento del cibo quotidiano, ben descritta sul loro sito GardenPool.org, è davvero interessante e indica una strada che prima o poi saremo tutti costretti a prendere in considerazione.
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Cosa coltivare nell’orto, S come sedano
Per il nuovo appuntamento con “Cosa coltivare nell’orto” è il turno di un altro ortaggio talmente buono che non può mancare in ogni orto che si rispetti: il sedano.