Calura, tremenda calura. Forse un po’ in ritardo sulla tabella di marcia (almeno quella degli ultimi anni) ma alla fine il caldo torrido e insopportabile che abbiamo imparato a conoscere in tempi recenti è purtroppo arrivato. E non è fastidioso e pericoloso solo per noi ma può diventarlo anche per le nostre piante che in questo periodo necessitano di una maggiore quantità di acqua per far fronte all’innalzamento delle temperature. Per non incidere significativamente sulle riserve idriche della propria comunità (dove l’acqua scarseggia è impensabile sfruttarne grandi quantità per annaffiare le proprie piante, senza contare il fatto che in molti comuni le ordinanze dei sindaci vietano di sprecarla, pena multe salatissime) è possibile seguire alcune regole in grado di ottimizzare al massimo il consumo di questa preziosissima risorsa. Vediamo quali.
Varietà rare: lo Spoon, ovvero “i pomodori più piccoli del mondo”
Nell’anno della biodiversità era obbligatorio, nel mio semenzaio, dedicare un po’ di spazio alla colitvazione delle varietà di ortaggi rare e inusuali che da troppo tempo ormai finiscono per lasciare il campo alle solite 3 o 4 piante più produttive finendo poi per essere dimenticate. Con tutto quello di negativo che questo comporta, proprio e soprattutto in termini di biodiversità che rischia così di diminuire o sparire per sempre con grave perdita per la vita del pianeta e dei suoi fragili equilibri. Per invertire questa disastrosa tendenza alla distruzione della biodiversità ognuno di noi dovrebbe “adottare”, nel suo piccolo, almeno una pianta rara coltivandola e facendola conoscere, diffondendone cioè, per dirla con uno scontato giro di parole, “la coltura e la cultura”.
Tra le varietà rare che ho seminato quest’anno la parte da leone l’hanno fatta i pomodori: ai soliti semi tramandati dai contadini della zona ho potuto infatti affiancare alcune varietà acquistate, in occasione di Murabilia ’09, presso un esperto appassionato che vanta una collezione di rarità di tutto rispetto. Tra i pomodori acquistati al banchino della manifestazione lucchese c’è per esempio lo Spoon i cui frutti sono definiti come”i pomodori più piccoli del mondo“.
Solanum torvum, l’interessante esperienza di un lettore con l’innesto erbaceo
In attesa di sciogliere il dubbio amletico sulle mie piante di Solanum torvum (“frutti o innesto, questo è il dilemma“) l’altra settimana mi ha scritto da Palermo un lettore abituale di queste pagine, Giuseppe Pergolizzi, che mi ha inviato alcune foto molto interessanti sulla sua esperienza con l’innesto erbaceo tra il S. torvum e una piante di melanzana.
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Cosa coltivare nell’orto, c come cetriolo
Nuovo appuntamento con “Cosa coltivare nell’orto” e altro ortaggio che non può assolutamente mancare tra le proprie piante: il cetriolo. Magari ci sarà qualcuno a cui non piace (esiste?!?!) o a chi questo ortaggio rimane particolarmente indigesto (ma ci sono, come vedremo, rimedi in tal senso) ma per tutti gli altri è impossibile negarsi il piacere di mangiare questo squisito prodotto (da solo o in un’insalata mista) e beneficiare delle sue qualità rinfrescanti e rimineralizzanti, specie durante queste torride giornate estive.
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Cosa coltivare nell’orto, c come cavolfiore
Può dirsi un vero orto quello che non ospita almeno una varietà di cavolo? A mio modesto parere no perché ogni “ortolano” che si rispetti dovrebbe cimentarsi con la coltivazione di questa meravigliosa e benefica pianta, come minimo con una delle sue molteplici forme. Molteplici sì, perché si fa presto a dire cavolo!
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La “preziosa” Erba cipollina, buona e facilissima da coltivare, anche sul balcone
Da quando ho scoperto che negli Stati Uniti l’Erba cipollina vale cifre da capogiro, tratto con i guanti di velluto il mio storico vaso dove la coltivo da anni per esigenze culinarie. Se per questa pianta aromatica gli americani sono infatti disposti a sganciare tutti quei dollari allora, mi sono detto, ho un bel valore da custodire gelosamente. A parte la facile ironia, in quella che sembra a tutti gli effetti una valutazione avventata fatta però all’interno di un ragionamento comunque interessante (ovvero quello che segue alla domanda “quali sono gli ortaggi più convenienti da coltivare?”), si nasconde comunque una semplice verità e cioè che l’Erba cipollina è comunque preziosa, almeno come alleata in cucina.
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Sostegni e tutori nell’orto, alcuni esempi e utilizzi con frasche e pali
Anno difficile questo, per chi coltiva l’orto. Almeno dalle mie parti ma, a giudicare da quel che si sente dire dai media, tale destino è comune a molte zone del centro e del nord Italia. Ieri per esempio una minima di poco più di 10 gradi ha preannunciato un’altra, l’ennesima, giornata di brutto tempo che è poi proseguita con pioggia incessante fino a tarda sera e un freddo che non ti aspetti, almeno non nel giorno del solstizio d’estate…
Nonostante i problemi che un tempo metereologico come questo comporta, piano piano si riesce a entrare nell’orto dove gli ortaggi, tra mille difficoltà, cercano anche quest’anno di fare il loro dovere di crescere prima e produrre i loro frutti poi. Tra i vari lavori di questo periodo, che vanno ad accumularsi con quelli rimandati nelle settimane precedenti, c’è senz’altro quello di assicurare dei tutori e dei sostegni a determinate piante per consentire loro di crescere al meglio.
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Un pizzico di prezzemolo sta bene ovunque, anche sul balcone!
“Sei sempre nel mezzo come il prezzemolo!” mi diceva da piccolo mia nonna, e più che con me ce l’aveva con i giocattoli che disseminavo un po’ ovunque e che lei, ogni santo giorno, si sentiva poi costretta a risistemare al loro posto. Con quel modo di dire la nonna si riferiva all’intenso utilizzo che si fa del prezzemolo in cucina: la lista dei cibi che ne contemplano almeno un pizzico è molto lunga e l’accostare qualcuno o qualcosa alla sua “ubiquità” culinaria significa che quel qualcuno o quel qualcosa è sempre tra i piedi e magari crea anche un po’ di fastidio… Proprio per il suo largo utilizzo in cucina il prezzemolo è presente anche nel più modesto degli orti, e non solo: grazie infatti alla sua facilità di coltivazione e alla sua adattabilità, questa diffusissima pianta è possibile coltivarla anche in un vaso sul balcone di casa.
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Con l’orto si risparmia: quali sono gli ortaggi più redditizi da coltivare?
È vero che coltivare un orto comporta un dispendio di energie e di tempo non indifferente ma a favore di questa pratica non mancano certo i vantaggi: intanto i prodotti ottenuti, gustosi e sani, non sono nemmeno lontani parenti di quelli acquistati al supermercato, poi si fa un’attività fisica senz’altro utile soprattutto per chi fa una vita sedentaria, inoltre ci si rilassa, si allevia lo stress, si torna a imparare ritmi e regole troppo presto dimenticati e spesso, se fatta bene, ci si diverte pure un sacco.
Oltre a questi indubbi vantaggi c’è però un altro aspetto da non sottovalutare ed è quello economico. Potendo disporre di frutta, verdura e ortaggi con costanza tutto l’anno il risparmio per le nostre tasche alla fine non è indifferente; lo sa bene chi è costretto a comprare tutti i giorni i prodotti del campo che ultimamente hanno spesso superato nel prezzo altri alimenti, come per esempio la carne, che ti aspetteresti di acquistare a prezzi molto superiori. Tralasciando il discorso su questa perversa logica che ci porterebbe troppo lontano (ma che in seguito varrà la pena approfondire), una domanda che potrebbe essere utile farsi è: quali sono gli ortaggi più redditizi da coltivare nel proprio orto, cioè quelli che in rapporto alla resa e al costo sul mercato risultano i più vantaggiosi da piantare?
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Coltivare lattuga sul balcone? si può!
Continuano i miei esperimenti per trasportare l’orto sul balcone e, nonostante le limitazioni che questo comporta, i risultati positivi non mancano. Come sta succedendo per esempio con la lattuga romana. Con qualche piccolo accorgimento infatti è possibile ottenere lattuga sul proprio balcone, da mangiare magari in una delle calde sere d’estate insieme agli amici, vantandosi della bontà dei prodotti fatti in casa.
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