Alcuni dei pesticidi e dei fitofarmaci usati nell’agricoltura sono considerati inquinanti organici persistenti o POP ( dall’acronimo Persistent Organic Pollutants) e hanno proprietà che è bene ricordare: sono altamente tossici; sono stabili e persistenti, impiegano spesso alcuni decenni prima di degradare in forme meno pericolose; inquinano l’atmosfera e l’acqua; si accumulano nei tessuti adiposi degli esseri umani e della fauna selvatica. Nonostante sia stata istituita nel 2001 la Convenzione di Stoccolma con l’obiettivo di mettere al bando a livello mondiale questi veleni, ancora oggi i POP trovano largo impiego in agricoltura e, anche se è qualcosa da evitare in ogni modo, ritrovarseli sulle nostre tavole e dentro ai nostri piatti è molto più che probabile.
Come fare allora per difendersi? Intanto acquistando i prodotti biologici perché fanno a meno di queste sostanze, e poi conoscendo la frutta e la verdura prodotte dall’agricoltura convenzionale che fanno scarso uso di pesticidi, anche perché meno attaccabili da parassiti e malattie. In queato senso ci viene in aiuto l’artista Heidi Kenney con la simpatica immagine che vedete sopra e che sarà bene stampare per portarla sempre con noi quando andiamo a far compere.
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Notizie verdi, notizie nere
Se siete tra i pochi che hanno creduto alla notizia secondo la quale i ghiacci del Polo Nord sarebbero in netto aumento è l’ora di tornare con i piedi per terra: lo scienziato interessato alla vicenda ha smentito la notizia così come è stata riportata da tutte le agenzie del pianeta, nata da un malinteso durante un’intervista con un blogger. Dal fatto emerge la schizofrenia a cui è soggetta l’informazione globale, visto che un’involontaria inesattezza si è diffusa istantaneamente in tutto il pianeta tramite tv, giornali e internet, ma soprattutto si capisce come notizie prive di fondamento vengano usate nella guerra tra chi nega i cambiamenti climatici e chi pensa che il nostro pianeta sia sull’orlo del baratro.
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Uva: presenti in media 6,6 residui chimici per campione
Brutta, anzi pessima la notizia apparsa su Legambiente che riguarda un’indagine svolta in 5 paesi europei (Francia, Germania, Italia, Olanda e Ungheria) dalla quale emerge un quadro sconfortante per quanto riguarda la presenza dei pesticidi nell’uva da tavola.
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Se il governo se ne frega dell’ambiente andate a Terra Madre
Riporto alcune notizie di questi giorni:
• nel suo nuovo rapporto il WWF denuncia che i cambiamenti climatici sono più veloci anche delle peggiori ipotesi previste dagli scienziati e che il taglio delle emissioni di CO2 proposto (20% entro il 2020) è insufficiente, serve almeno del 30%;
• secondo un gruppo di biologi dell’Università della California a Santa Barbara siamo dentro alla sesta estinzione di massa e per arginare la perdita del 50 per cento delle specie è stato condotto uno studio internazionale sugli ecosistemi delle praterie allo scopo di determinare a quali piante concedere la priorità di conservazione;
• una normativa dell’Ue mette al bando una serie di pesticidi dannosi per la salute e per l’ambiente nonostante il provvedimento metta a dura prova la produzione di tulipani olandesi che dei pesticidi fa un massiccio uso;
• uno studio di Sun Microsystem sancisce che il telelavoro fa risparmiare di media 5400 kilowattora all’anno (e 1700 dollari di carburante…) con indubbi vantaggi per il pianeta e auspica che sempre più aziende (la Sun vanta il 56% di “telelavoratori”) adottino questa politica.
Potrei andare avanti ancora con altre notizie del genere, che riportano dati, studi, normative e abitudini che vanno tutte nella stessa direzione: la salvaguardia del Pianeta. In uno scenario del genere, dove finalmente la sensibilità generale inizia ad abbracciare certe tematiche, la posizione tenuta dal governo italiano alla riunione dei capi di stato europei in corso a Bruxelles appare come minimo clamorosamente stonata.
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