Oh! finalmente! Stagione delle piogge permettendo (che tra l’altro somiglia sempre più a un Diluvio di biblica memoria…), in questo periodo e fino più o meno agli inizi/metà di dicembre, nelle aree interessate dalla coltivazione dell’olivo è tempo di raccolta, operazione spesso sottovalutata a favore della frangitura, la fase finale che porta come risultato la produzione del cosidetto “oro verde”: l’olio d’oliva. E già assaporo la prima e mitica “fettunta”, realizzata rigorosamente con il pane toscano, una strofinatina di aglio, un pizzico di sale e un’abbondante affogatura d’olio “novo” delle mie parti, quello appena uscito dal frantoio, quello di un verde quasi fosforescente, quello più buono del pianeta.
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