Continua la veloce carrellata sugli innumerevoli problemi che possono colpire la rosa, trattando di un parassita che non si limita ad attaccare solo la regina dei fiori ma che possiamo trovare ahinoi su molte delle nostre piante, siano esse orticole, ornamentali o da frutto: il ragnetto rosso.
Parassiti delle rose: Macrosiphum rosae, l’afide della rosa. Caratteristiche, danni e lotta.
Come già detto in precedenza, la rosa sarà pure una pianta forte e robusta ma in fatto di malattie e parassiti non si fa certo mancare niente. Proprio in questo periodo la regina dei fiori è sotto l’attacco di un parassita molto comune con cui tutti i coltivatori di questa pianta prima o poi devono fare i conti: si tratta del Macrosiphum rosae, più comunemente conosciuto con il nome di afide della rosa.
Malattie delle rose, l’oidio
Se davanti alle vostre amate piante di rosa vi accorgete che foglie e giovani germogli sono ricoperti da uno strano strato di polvere bianca dall’aspetto farinoso, fate molta attenzione: si tratta dell’oidio, una malattia piuttosto nota nelle rose e più comunemente conosciuta con il nome di mal bianco.
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Video, la potatura delle rose
Abitare nei pressi di un roseto importante come quello dedicato a Carla Fineschi ha i suoi indubbi vantaggi. Intanto, per almeno un paio di mesi all’anno, è possibile ammirare il meraviglioso spettacolo che solo la fioritura di oltre 8.000 rose sa regalare. E poi, se sei curioso e vuoi sapere come curano le piante in un luogo del genere, puoi sempre andare lì e rubare con gli occhi e magari anche con una videocamera e riprendere per esempio la potatura delle rose.
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Le rose di Dodi, un giardino abbandonato cela splendide varietà
Il bellissimo post sul Roseto Fineschi mi ha ispirato questo racconto su un altro giardino, decisamente più “povero”, ma a suo modo anch’esso unico. Parliamo delle rose…
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Rosa moderna Vs Rosa antica
Come ogni anno a primavera nel mio giardino si rinnova il “duello”, tutto di bellezza, tra due rose profondamente diverse sia nell’aspetto che nella natura, una moderna e una antica.
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La Rosa è sempre la Rosa
Da sempre la rosa è fra i fiori più popolari ed amati. Sia per gli arbusti che per le sarmentose (rampicanti), nel tempo si sono realizzati molti ibridi ed oggi le rose antiche sono state purtroppo soppiantate da quelle moderne, queste ultime molto spesso rifiorenti e anche bellissime a discapito però del profumo tipico delle rose antiche che nelle primavere di pochi decenni fà riempivano l’aria del loro “struggente” profumo. Se dovete piantare nuovi arbusti provate a cercare le vecchie rose e vedrete che non avrete pentimenti.
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Quando l’Uomo copia la Natura: dalla Rosa all’Hi Tech
Gira e rigira ci troviamo sempre più spesso a copiare la Natura.
È notizia recente che un gruppo di ricercatori della Tsinghua University di Pechino stia studiando un materiale altamente tecnologico ispirandosi direttamente al petalo di Rosa.
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La rosa, è il periodo della potatura
Come non iniziare dalla regina dei fiori, sua Maestà la Rosa?
Torneremo spesso a parlare di questo incredibile fiore che ha da sempre suscitato nell’uomo un fascino insondabile e misterioso.
Ciò che preme ricordare in questo post che è tempo (salvo un improbabile colpo di coda di un inverno che inverno non lo è stato) di potare le nostre rose. Il periodo migliore infatti è marzo e aprile, il periodo durante il quale le gemme cominciano a gonfiarsi. Tutto poi dipende dal clima ma è comunque da sconsigliare la potatura tardiva, quando cioè i getti sono già lunghi; ai rosi a cespuglio vanno lasciate massimo 7 gemme (5 l’ideale) contate dal basso verso l’alto e tolto tutto il resto compresi logicamente i rami secchi o troppo sottili per prendere forza.
se il vostro roso invece è sarmentoso (cioè che si sviluppa con rami lunghi e flessibili che possono essere rampicanti o ricadenti) dovete lasciare i tralci di 2 o 3 anni dove si concentrerà il maggior numero di fiori ripulendo come al solito da rami vecchi e secchi e lasciando 4 o 5 gemme ai getti laterali.
In generale il taglio va fatto in diagonale, inclinato verso il lato opposto a quello dove è presente la gemma, ma solo un po’ di esperienza vi permetterà di operare al meglio.