Il sambuco (Sambucus nigra) della famiglia delle Caprifogliacee è una pianta alta 3- 4 metri che cresce in tutta Europa. In Italia si trova in pianura, nella zona montana, tra le siepi, lungo i corsi d’acqua e le strade. Le foglie sono caduche di colore verde pallido, i fiori sono molto piccoli, profumatissimi, di colore bianco crema, mentre i frutti sono delle piccole bacche nere. Pianta conosciuta fin dall’antichità, tanto che Ippocrate le attribuiva proprietà diuretiche e lassative. Le parti utilizzate in medicina popolare e in fitoterapia sono soprattutto i fiori. Si possono usare anche i frutti, ma la pianta in generale, e i suoi semi in particolare, sono tossici per la presenza di cianuro. I costituenti principali sono flavonoidi, triterpeni, mucillagini, derivati dell’acido caffeico, glicosidi, vitamine A B C e tannini. Read More
Sambuco, sorprendente delizia in cucina
Grazioso arbusto spontaneo, il Sambuco può arrivare all’altezza di una decina di metri. Corteccia rugosa, foglie seghettate, fiori bianchi a forma di ombrello lo rendono inconfondibile nel periodo della fioritura (Maggio e Giugno). La bacca è carnosa, di colore nero con riflessi viola.
Molto comune nei boschi, abbellisce tutti i corsi d’acqua e predilige posizioni soleggiate con terreno umido e ben drenato. Esiste una varietà da giardino caratterizzata da fiori più piccoli utilizzata soprattutto per siepi.
Detto della pianta veniamo all’aspetto secondo me più interessante: il suo uso in cucina.
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