Suvvia, non fate quella faccia schifata, il suo aspetto non è poi così ripugnante e poi la maggior parte del suo tempo lo passa sottoterra (per emergere per lo più di notte) e quindi lontano dagli sguardi più sensibili che possono incontrarlo solo durante la lavorazione del terreno dell’orto e del giardino. In quel caso però non fatevi prendere dalla repulsione ma anzi trattatelo con il massimo rispetto perché il lombrico, nonostante il suo aspetto e la sua dimensione, è il miglior alleato per chiunque coltivi la terra.
Come correggere i terreni sciolti
Ok, la foto è un po’ esagerata, nessuno (almeno credo…) coltiva ortaggi o altro nella sabbia pura, ma dopo aver visto come migliorare la struttura di terreni compatti è giusto affrontare anche il problema opposto suggerito dall’immagine, ovvero come correggere i terreni eccessivamente sciolti.
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5 modi per correggere un terreno compatto
Sia che si abbia a che fare con un giardino, sia che si coltivi un orto, è senz’altro fondamentale conoscere con che tipo di terreno si ha a che fare, non solo da un punto di vista chimico ma anche da quello fisico, ovvero conoscere quella che viene definita granulometria o tessitura del terreno. Un post introduttivo all’argomento l’avevo scritto un secolo fa pubblicando, tra l’altro, pure un grafico (riproposto dopo il salto di pagina) che riassume schematicamente le principali situazioni nelle quali ci possiamo imbattere quando si coltiva un terreno. In base alle percentuali di argilla, limo e sabbia è possibile determinare che tipo di suolo ospiterà le nostre piante e, se è il caso, operare quelle correzioni della tessitura che possono rivelarsi determinanti per la buona riuscita delle colture. Necessitano senz’altro di questi interventi i terreni eccessivamente compatti che di solito presentano troppi svantaggi per non intervenire.
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5 errori evitati grazie alla rotazione delle colture nell’orto
Nonostante offra indubbi vantaggi anche nell’orto familiare, la rotazione delle colture non è diffusa come dovrebbe. Molti orticoltori amatoriali, almeno quasi tutti quelli che conosco io, continuano da anni e anni a coltivare i soliti ortaggi più o meno nelle stesse zone dell’orto o al più ad alternarli senza una logica di base. Niente di più sbagliato.
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5 errori da evitare quando si inizia a coltivare un orto
Negli ultimi tempi moltissima gente, in Italia e nel mondo, sta scoprendo o riscoprendo i benefici e i vantaggi del coltivare un orto e inizia o riprende a farsi le ossa con questo proficuo e benefico passatempo. La tendenza non può che fare piacere perché implicitamente porta a un approccio diverso su temi tutt’altro che secondari come ambiente, consumi e stili di vita e per questo è da favorire e incentivare. Per chi è alle prime armi però, specie se preso dall’entusiasmo tipico dei neofiti, spesso iniziare la coltivazione di un orto da zero può portare a commettere alcuni errori di valutazione che possono compromettere il risultato finale. Senza scendere nel dettaglio di quelli più prettamente colturali (sui quali torneremo in seguito), vediamo quali sono gli errori di approccio più comuni quando si inizia la coltivazione di un orto.
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News settimanali, la Flora è onnipresente e trasversale, anche nella solidarietà
Leggendo le notizie della settimana mi è venuta in mente una considerazione piuttosto banale: quanto sono importanti le piante.
Tra le migliaia di news che escono tutti i giorni quelle che, direttamente o indirettamente, parlano del regno vegetale sono moltissime e stanno a dimostrare il ruolo fondamentale che le piante hanno per l’uomo, l’ambiente e il pianeta. Che siano gli effetti benefici del té o gli studi sui nuovi biocarburanti derivati dalle alghe, i vegetali sono sempre protagonisti della nostra vita quotidiana anche se spesso non ce ne accorgiamo e li sottovalutiamo, attratti dalle nuove tecnologie e dagli ultimi gadget sempre più performanti.
E allora andiamola a vedere questa breve e (incompleta) rassegna stampa dedicata alla flora, per rilfettere sulla sua importanza e per constatare la sua onnipresenza e trasversalità in ogni aspetto della nostra vita.
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Fatevi il vostro orto! La scelta del terreno
Se siete abituali consumatori di frutta e verdura ma ne avete le tasche piene dei continui aumenti che rendono questi alimenti ormai quasi un lusso, se desiderate consumare prodotti buoni, sani, genuini e soprattutto sicuri beh allora questo post è quello che fa per voi: ho deciso, dopo la lettura di un commento, di provare a scrivere su come realizzare un orto partendo da zero. Iniziando ovviamente dalla scelta del terreno.
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Meglio conoscere il pH del terreno
Dopo aver analizzato gli aspetti fisici del terreno vediamo adesso le sue proprietà chimiche, perché anch’esse sono direttamente interessate nel processo di fertilità del suolo e dunque determinano la sua qualità. Per parlare di proprietà chimiche del terreno dobbiamo parlare di reazione chimica, meglio nota con la sigla pH.
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Compostaggio areato, compostaggio fortunato!
Il compostaggio si sa è cosa buona e giusta tant’è che abbiamo già analizzato una serie di ottimi motivi per prendere in seria considerazione la buona abitudine di riciclare anche gli scarti organici che quotidianamente produciamo.
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Elogio del compostaggio
Questo pianeta non ci sopporta più! Dobbiamo renderci conto che questo modello di consumo non è sostenibile e dobbiamo giocoforza cambiare radicalmente le nostre abitudini, ma non in fretta: subito! Se non vi rendete conto del livello di assurdità – perché di assurdità di parla – a cui siamo arrivati (per giunta a livello globale) e vi siete persi la puntata di Domenica 13 Aprile di Report intitolata “Buon appetito” provate a leggere il testo integrale o a vedere il video dell’ottimo reportage firmato da Michele Buono e Piero Riccardi (su cui tornerò di sicuro), così vi farete un’idea. Ora che l’idea ve la siete fatta vediamo come possiamo, con poche accortezze e nel nostro piccolo, cominciare a cambiare il nostro comportamento e di conseguenza provare a cambiare un po’ il sistema. Read More