Quello che vedete qui sopra è come si presentava l’orto di Simone l’altro ieri. Quel po’ di tristezza che scaturisce dall’apparente stato di abbandono non è dovuta alla sua poca voglia di lavorarci o alla scarsità di tempo per farlo, anzi! Lui e soprattutto suo zio Carlo non vedono l’ora di rimettersi di nuovo all’opera ma, data l’interminabile Stagione delle piogge, sono costretti a rimandare di continuo l’inizio delle attività; c’è da dire che sono in ottima compagnia visto che anche gli altri coltivatori della zona sono palesemente indietro con i lavori tanto che in molti non hanno ancora potuto lavorare neanche il terreno.
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Semenzaio superproduttivo, al via l’operazione “adotta un pomodoro”
Sono passati ormai due mesi e mezzo dalle prime semine nel semenzaio a letto caldo e il bilancio non si può che definire più che positivo. Pure troppo.
Con la sola eccezione delle melanzane, il cui seme era forse troppo vecchio, tutte le piante sono nate in abbondanza: cocomeri, meloni e peperoncini non hanno avuto problemi e sono stati ben stimati nel numero mentre basilico, cetrioli e zucchine sono stati seminati più volte per far fronte alle richieste dei coltivatori di zona. Quella che mi è completamente sfuggita di mano però è la semina dei pomodori. Tradito dalla fertilità dei semi, ampiamente sottovalutata, mi sono ritrovato il semenzaio invaso da Ciliegini, Cuore di Bue, Romanelli e altre varietà di pomodoro con il risultato di dover piazzare qualche centinaio di piante, ben oltre la richiesta degli amici orticoltori.
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Maggio, i lavori nell’orto
La situazione nella mia zona è più o meno questa: ormai da mesi, quando non piove per l’intera settimana, il poco sole che spunta tra una perturbazione e l’altra non riesce a far asciugare il terreno, condizione necessaria per poter piantare ortaggi, costringendo chi fa l’orto a rinviare continuamente l’inizio del periodo di maggiore attività. Con conseguenti, almeno dalle mie parti, imprecazioni contro Giove Pluvio (e dintorni…) da Guinness dei primati. Non che sia andata meglio a quei pochi che sono riusciti a mettere a dimora qualche pianta: l’altro ieri una forte grandinata ha danneggiato seriamente pomodori, melanzane e zucchine non protetti compromettendo il lavoro fin qui fatto.
Il periodo piovoso insomma, par di capire più o meno così in tutta Italia, mette i bastoni tra le ruote al povero orticoltore, costringendolo a lavori svolti a singhiozzo, affrettati, spesso inutili. Eppure in questo mese da fare non manca di certo.
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Marzo, l’orto e il semenzaio
Quello che vedete nella foto (e nella galleria in fondo al post) è come si presentava l’altro ieri il mio semenzaio. Devo dire che per il momento sono molto soddisfatto dell’esperienza perché il letto caldo funziona che è una meraviglia: ieri sera, col freddo che faceva, la copertura di policarbonato era per buona parte ricoperta di condensa, segno evidente che là sotto le piantine se ne stavano tranquille al calduccio. A proposito di piantine, dopo una decina di giorni dalla semina sono apparsi i primi germogli, per la precisione di cetrioli, veri e propri campioni di germinazione e a seguire, qualche giorno dopo, sono spuntati molti altri ortaggi: pomodori, zucchine, meloni, cocomeri, basilico e peperoni mentre ancora nessuna melanzana anche se non dispero che possano ancora farcela. Sono molto fiducioso a questo punto, visto l’ottimo funzionamento del letto caldo, di riuscire a far crescere le piante fino alla loro messa a dimora definitiva nonostante si sia nel bel mezzo di un ritorno del freddo che potrebbe seriamente pregiudicare il tutto.
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